Le aziende per crescere hanno sempre di più la necessità di comunicare con il proprio pubblico attraverso internet e tutti i canali offline. Di contro, solo il 44% di popolazione e figure professionali sa usare il pc, a differenza del 60% dei francesi e del 50% in Europa. I Crediti d’imposta ricerca e sviluppo stimolano gli investimenti delle imprese nella formazione del personale offrendo un vantaggio competitivo a chi ne beneficia.
Quali sono i vantaggi del credito d’imposta
Come definito dal Ministero dello Sviluppo Economico, le società possono richiedere il credito d’imposta per la formazione. Esso è calcolato in percentuale delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione.
La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.
Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili.
Credito d’imposta: quanto si recupera con la formazione.
Le piccole imprese possono ottenere un credito del 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 €.
Per le medie imprese la percentuale scende al 40% nella cifra massima annuale di 250.000 €.
Le grandi imprese beneficiano del 30% di credito per investimenti massimi annuali di 250.000 €.
Quali aziende possono ricevere il credito d’imposta
Tutte le aziende che siano in regola con le normative sulla sicurezza e con il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali nei confronti dei lavoratori. Non possono beneficiare del credito le aziende che si trovano in stato di fallimento o sanzioni interdittive come daai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 .
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